San Vito Romano

San Vito romano è un paese della provincia di Roma, situato su240_F_117475942_yYW7RYrYPK5O7iYG8yzsZ7rprnstkL2Zi monti Prenestini, con un’ altitudine di 720 m s.l.m e una superficie  di 12,66 kmq, la popolazione ammonta a 3355 abitanti .
Sono presenti vari attrattori ambientali tra cui:

13445556_1020530851329397_7092292675840269476_nBoschi e foreste: in questo piccolo comune sono presenti dei boschi tra cui la “Macchiarella” caratterizzata per la maggior  parte da castagni e abeti con la presenza di panchine e tavoli adatti per pic-nic . Il restante dei boschi è caratterizzato da pioppi , querce e lecci , dove si possono trovare monumenti vegetali come alberi secolari .

Valli e valloni :San Vito è noto per la Valle del Sacco, dove un tempo si faceva il bagno e, nelle decine di ruscelli che si formavano nella valle, si poteva bere acqua fresca.

Sorgenti: l’acqua che rifornisce le nostre abitazioni proviene da una fonte molto lontana 13432441_1020530761329406_2720279466988022987_ndei monti  Simbruini vicino Vallepietra  (altri paesi che usufruiscono di questa sorgente sono:  Jenne , Affile ,Arcinazzo ,Vicovaro , Roiate , Tivoli, Subiaco, Gerano e Pisoniano). Molti anni fa l’acqua, prima di essere distribuita nelle case, veniva accomulata in un grande bottino situato sul punto più alto di San Vito , il quartiere della Torricella . Ancora oggi quel colle viene chiamato “il bottino” da dove oggi partono le nostre tubazioni. Anche San Vito è ricco di fonti; quella più nota è il “Canale” dove nasce un’acqua diuretica simile  a quella di Fiuggi . Un’altra sorgente famosa è quella dell’acqua “Piucchiosa” chiamata cosi dal popolo , situata nelle campagne sotto il santuario della Madonna di Compigliano .

16804547_1038966829537356_451996961_o (1)Punti panoramici:  data la sua altezza il paese presenta vari punti panoramici dove si possono ammirare i paesi circostanti.     Sentieri escursionistici : ricco di sentieri tra cui il più noto “San Martino” che parte dal santuario della Madonna di Compigliano e conclude la passeggiata con una piccola chiesetta dove si possono ammirare i panorami DSC_5290-300x201della campagna Sanvitese. La Cona di San Martino è un’edicola molto antica dedicata a Papa Martino V , da cui prende il nome tutta la zona vicina. Nei tempi passati la chiesa era un ritrovo di ristoro per tutti i contadini della zona. Dentro l’edicola vi è una croce e un affresco che si pensa sia della fine del 1400, rappresentanti il Vescovo e altri Santi .

Particolarità climatiche : San Vito offre vaste particolarità climatiche , inverni freddi e rigidi con estati non particolarmente afose ma piuttosto calde .                                        download (6)

Riserve di caccia: Varie zone del paese sono dedicate alle riserve di caccia, attività molto praticata dai cacciatori della squadra nostrana .

CULTURE AGRICOLE PARTICOLARI : Sul punto di vista agricolo i nostri punti di forza sono la cultura dell’ulivo e della vite . Rinomata l’azienda agricola la Rosciola , nome tipico derivato da una particolare pianta diffusa nella zona . San Vito possiede anche un frantoio tradizionale nel quale le olive vengono lavorate come tanti anni fa . Oltre all’olio , sono diffuse molte cantine le quali producono un vino nei nostri territori e nelle zone limitrofe .

ATTRATTORI SOCIO CULTURALI: A una quarantina di chilometri8013073_orig ad est di Roma nel comprensorio dei monti Predestini San Vito assunse la denominazione di Romano con “ Reggio decreto del 16 maggio 1872”. Il paese si estende su due centri urbani: quello 6802154110_055ba2dcdd_bmedievale al di sotto del castello detto “Nnabballe “ caratterizzato dalle suggestive logge, dalla chiesa di San Biagio fino a chiudersi con la porta della mola e con porta Olevano e quello seicentesco detto “Nnammonte “ che dalla porta del borgo Mario Theodoli risale l’ abitato fino a snodarsi nei due rami , l’uno verso Genazzano e l’altro verso Pisoniano .

13319789_1020530741329408_3326935276893106822_n13445565_1020549864660829_6983300358988869046_nDSC_5289-300x20116776237_1038967099537329_1400205785_o

LE CHIESE

IMG-20170217-WA0022SAN BIAGIO: Datata 1200 la chiesa di San Biagio venne realizzata su un images (3)antico oratorio preesistente , ampliata tra il 1607 e il 1609 , rappresenta uno  dei simboli della valenza artistica dei Theodoli. Disegnatore fu l’architetto e signore della terra di San Vito Giovanni Theodoli e i più importanti restauri successivi sono databili a dopo il 1830 durante i quali vennero aggiunte le due cappelle all’altezza del presbiterio. La chiesa è ricca di elementi decorativi lungo quasi tutto il soffitto. Il 3 febbraio ha loco la festa di San Biagio Martire, dove nella chiesa si può trovare l’ olio benedetto che il parroco mette sulla gola di ogni fedele e recita un’antica formula. La sera precente viene rappresentata una processione con la statua del Santo e durante la messa viene benedetto l’olio. In questa giornata di festa viene fatta una fiera lunga tutto il borgo,dove si possono comprare merci di tutti i tipi. Si tratta di un Santo il cui culto è molto diffuso sia nella Chiesa Cattolica che in quella ortodossa; nella sua città natale, dove svolse il suo ministero vescovile, si narra che operò numerosi miracoli, tra gli altri si ricorda quello per cui è conosciuto, ossia, la guarigione, avvenuta durante il periodo della sua prigionia, di un ragazzo da una lisca di pesce conficcata nella trachea e tutt’oggi, infatti, il Santo lo si invoca per i “mali alla gola”.

16735366_1038966769537362_636669027_oSAN ROCCO E SAN SEBASTIANO:La chiesa è l’adiacente palazzo che divenne il convento dei Carmelitani, rientrarono nel vasto programma di download (1)sistemazione dell’abitacolo avvenuto tra 1640 e il 1660 circa. L’opportunità del restauro che dal 1999 al 2003 ha interessato la Chiesa,ha consentito di raccogliere un ampio materiale storiografico. La chiesa è ricca di elementi decorativi riconducibili all’arte Barocca. Ai lati dell’altare emergono invece gli elementi araldici che denotano l’antica proprietà Theodoli e la presenza dei Carmelitani: su entrambi i lati lo stemma dei Carmelitani è sul parapetto, e appena al di sotto un putto sorregge il blasone coronato Theodoli-Sacchetti. Tuttavia mentre il pulpito di destra è fiancheggiato dalle statue del Profeta Elia e di San Sebastiano, in quello di sinistra si ritrovano San Rocco ed il Profeta Eliseo.

17360959_1249738635139292_97465815_nSAN VITO MARTIRE: La chiesa risale alla prima metà del Settecento, la struttura,la decorazione dell’ altare, la parte centrale del soffitto con tela della “Gloria del Santo” e la tela  di San Lorenzo posta sull’altare. La chiesa del patrono è priva di campanile e, l’unica campana presente, è contenuta in una sopraelevazione del tetto a forma di piramide. Accanto all’altare maggiore le tele che raffigurano scene di vita del Santo e del suo martirio sono attribuite ad Aronne del Vecchio (1910-1998) che eseguì anche commissioni per la chiesa di Santa Maria de’ arce e che restaurò l’effigie della Madonnina di Compigliano per l’anno dell’incoronazione (1948). Ad ogni modo la chiesa, ad unica navata, è databile al 1725, ed appartiene a quel piano di risistemazione urbanistico patrocinato dai Theodoli: sulla sommità dell’altare maggiore si riconosce per questo lo stemma del Casato (la ruota a cinque raggi).

download (1)SANTA MARIA DE ARCE: Sulla sommità della rocca la chiesa di Santa Maria 17437985_1336393203122429_1310891552804962304_nprese il nome dalla sua posizione. Realizzata per i militari e solo in un secondo momento divenne chiesa parrocchiale. La chiesa era in origine una stanza con il tetto a schiena d’asino ricoperta di tavole. Posta ai limiti dell’antica piazza d’armi dei Colonna, da sempre fu legata alla residenza signorile: esolo dopo la metà del XVII secolo venne abbellita dai Theodoli: sul portale sormontato da un timpano spezzato, si riconosce lo stemma del casato marchionale.
Il Rocca ne fa risalire la datazione al 1400, poiché Bartolomeo Piazza riporta che in una campana fosse scritto in gotico: A.D. 1489 Magister Petrus de Petrinianus fecit.

download (2)SANTUARIO DELLA MADONNA DI COMPIGLIANO: La breve strada di campagna che conduceva al Santuario della Madonna di Compigliano , forse sul colle intorno sul quale la Vergine nel 1500 apparse a un pastore sordo muto.Il giovane riebbe la parola e l’udito e la Vergine iniziò ad essere venerata sul luogo del miracolo dove venne creato il Santuario alla fine del sedicesimo secolo per volere dei cittadini. Inizialmente realizzato su un unico blocco architettonico e su un’unica navata, fu ampliato tra la fine del settecento e la metà del novecento, la sacrestia venne realizzata nel 1890 e la cantoria sulla conto facciata risale al 1918. Diversi i miracoli della Madonna, a lei si attribuisce la guarigione dei Sanvitesi dalla peste e dal colera nella seconda metà del XIX secolo,avvenuta durante la processione.

IL CASTELLO E LA FAMIGLIA THEODOLI

 13413769_1020530161329466_4954837144937609134_nGerolamo Theodoli, vescovo di Cadice , il 9 giugno 1575 acquistò il feudo di SAN VITO , PISONIANO E CICILIANO e per la somma di 20.000 scudi romani.La famiglia Theodoli governò il paese per circa tre secoli e regnò portando la pace, la giustizia e il benessere. Fu il cardinale Mario Theodoli a far costruire il borgo, lungo circa 400 metri. Adornò il borgo di un convento e di una chiesa. Purtroppo il cardinale morì prima13315753_1020531524662663_236249622782642479_n che il convento fosse terminato, ma il marchese Carlo Theodoli fu il suo fedele continuatore. Nell’anno 1870 San Vito diventò un comune libero anche se la famiglia Theodoli continuò ad abitare nel castello. Il castello Theodoli , verso l’anno mille , era una semplice fortezza denominata “LA ROCCA “ . Nel XII sec si ha notizia di un piccolo insediamento che passò in proprietà dei principi Colonna. Trasformarono la fortezza in un castello, circondata da un muro altissimo e da una strada dove sostavano di continuo le IMG-20170217-WA0034sentinelle armate. I Colonna tennero il castello fino al 1575 dopodichè dovettero vendere il feudo ai principi Massimo ; questi lo cedettero ai Theodoli solo dopo 10 anni. Essi eseguirono importanti lavori di restauro : l’architetto Carlo Theodoli diede al castello la forma di una nave, intorno fece costruire un muro a scarpa e abbellì l’interno con affreschi e quadri. Modificò notevolmente il suo aspetto conferendogli funzioni di residenza signorile; infatti ancora oggi il castello appartiene ancora alla famiglia Theodoli che lo utilizza come residenza estiva.

Le ville a San Vito Romano

Villa Augusto Baccelli; sorta nella seconda metà dell’ottocento ad opera del senatore Augusto Baccelli è quella situata alla fine del borgo Mario Theodoli. Essa è delimitata da un alta muraglia, formata da blocchi di peperino. Ne sono attualmente proprietari l’avvocato Guido Viscogliosi Baccelli e la sorella Letizia. Nel 1950 essi hanno curato la ricostruzione dell’edificio fatto saltare con mine nel 1944 dai tedeschi in ritirata.

Villa Castellini; bella e di grande ornamento per questa cittadina, di squisita struttura artistica, di stile quattrocentesco , è la Villa Castellini. Il proprietario di essa è il Comm. Notaio Paolo Castellini. Egli non risparmiò fatica e denaro per renderla sempre più bella. Essa è situata a sinistra della strada provinciale che conduce a Genazzano e fa angolo con la strada che conduce alla “ Madonnina”. Non mancano graziose statue e fontane con altissimi getti alimentati che il Castellini ha fatto ricercare nel territorio stesso della villa. Tutto è curato nei minimi particolari con una meticolosità sorprendente

Villa Guido Baccelli di vaste proporzioni la villa Guido Baccelli  è situata a fianco alla villa Castellini. Essa era la residenza preferita del celebre clinico fu creata da Guido Baccelli, il quale amante del classico e del bello pose ogni cura a che la sua villa estiva fosse corrispondente ai suoi ideali.

Villino Ivella del signor Pasquale Ivella, nella contrada denominata “ Colle Piccolo”. La costruzione fu progettata e seguita da lui personalmente.

Villino Pacini sorge accanto al santuario della madonnina di Compigliano e da esso si può veramente spaziare in ogni lato.

Prodotti Tipici di San Vito Romano.

I principali prodotti locali sono : VINO , OLIO E FRUTTA . Il vino sanvitese, molto gustoso, è un ottimo vino da pasto . Il vino bianco è desiderato da tutti i gusti , anche i più raffinati .E’ dolce , gustoso, sulla vena o se si preferisce asciutto. Inoltre è fragrante,profumato e genuino. Esso è veramente gradito al palato ed i buoni intenditori lo apprezzano nella giusta misura. Gustosissima è l’uva , vi è dalle più svariate qualità: da tavola e da vino. Accanto al vino, il prodotto sanvitese più ricercato è l’olio, la qualità che vi si coltiva è la cosiddetta ROSCIOLA che per la qualità del del terreno vi cresce rigogliosa . L’olio prodotto in questo paese è quasi completamente privo di acidità , è limpido molto leggero e raffinato, tanto da considerarsi quasi medicinale per i malati di fegato ; è molto gustoso al palato.

Un altro prodotto molto diffuso in questa terra è la frutta:

Uva

Ciliegie

Fichi

Pere

Pesche dalla polpa succosa e tenerissima ; ma la frutta più abbondante è la castagna . vastissimi sono i boschi di castagne in San Vito, la raccolta delle castagne in San Vito è sempre abbondante , i ragazzi ne attendono la stagione come un rito. A questo cespite abbastanza rilevante , ne va aggiunto un altro , quello delle derivante dalla vendita delle nocciole , anch’esse coltivate su larga scala nella zona. La tradizione Enogastronomica sanvitese è basata sui piatti tipici della cucina contadina romana; tra i primi piatti ci sono Fettuccine, Cannelloni , Pomodori ripieni al riso ; notevoli i fiori di zucca fritti e le “ Nusche” ciambelline di zucca fritte e marinate ; i dolci tipici sono le ciambelle di magro, i “Morzellitti” al miele o al mosto cotto , il “Pampepato” e lo “ Scacchione”, dolce pasquale ornato da un uovo sodo .

I NEGOZI A SAN VITO

A San Vito ci sono negozi di ogni genere :macellerie,alimentari,supermercati,lavanderie, mercerie,pastifici, pasticcerie, bar, pizzerie, tabaccherie e ferramenta. San Vito è rinomato per la carne, il pane, le verdure,l ’olio  di oliva e il vino tant’è vero che dalle campagne e dai paesi vicini si accorre per ogni tipo di rifornimento. Tutti i mercoledì ha luogo il mercato settimanale.

ASSOCIAZIONI CULTURALI                       

Logo-300x128L’associazione Pro Loco di San Vito Romano si è costituita il 7 aprile 1966. Fin dalla sua nascita l’associazione ha avuto tra i principali obiettivi lo sviluppo turistico del paese attraverso la promozione di attività culturali e musicali (“notte di natale”, mostre, concerti bandistici, eventi di musica classica e leggera), sagre legate alle tradizioni locali (“pizza e broccoletti”, “bruschetta e olio novello”), oltre che la mostra estemporanea di pittura che ha richiamato nel tempo numerosi pittori di rilievo nazionale e internazionale.

Associazioni  culturali

Teatro “Caesar”

imagesIl Teatro – Cinema “CAESAR”, è situato in via Remigio De Paolis a San Vito Romano. E’ una struttura in calcestruzzo armato degli anni settanta (1968-69). Nasce come parte di un condominio e soltanto successivamente viene acquistato dal Comune di San Vito.
Il Teatro si sviluppa su un solo piano: ha una hall completa di cassa e guardaroba, un foyer su entrambi i lati della platea, con il bar e i servizi per il pubblico e una zona laterale al palcoscenico con camerini e servizi per gli attori. Con accesso direttamente dall’esterno ci sono due ambienti: il locale caldaia e il locale trattamento aria. In relazione alla vicinanza con Roma, nel passato il teatro è stato utilizzato per molti spettacoli e frequentato da attori e cantanti di un certo rilievo. Dopo 10 anni di chiusura e 3 di lavori di restauro, il Teatro Caesar è stato riaperto domenica 14 dicembre 2003, alla presenza del Presidente della Regione Lazio On. Francesco Storace, dell’Assessore alla Cultura della Provincia di Roma On. Vincenzo Vita, dei Sindaci, amministratori e rappresentanti delle Città e delle Associazioni Culturali dei Monti Prenestini e della Valle dell’Aniene.

Protezione civile

apicL’Associazione italiana Volontari della Protezione Civile di San Vito Romano è stata fondata nel gennaio 1992 ed ha iniziato la propria attività durante la guerra nella ex Jugoslavia, quando raccolti beni di prima necessità, un gruppo di volontari partì per le zone di conflitto con l’obiettivo di consegnare alla popolazione quanto raccolto. In modo analogo, i volontari hanno affiancato la raccolta dei beni e curato la consegna presso il centro di raccolta di Cittareale (Rieti), avvenuta il 17 settembre, a favore delle popolazioni dell’Italia centrale colpite dal sisma del 24 agosto 2016. Numerose le attività annuali per la tutela del patrimonio boschivo nella fase di prevenzione e spegnimento incendi, nella fattispecie nella vasta area dei monti Prenestini, valle dell’Aniene,10433089_500864126713877_1667997926324078166_n del Sacco e del Giovenzano, per la disponibilità dell’area attrezzata con vasca di pescaggio e piattaforma per l’elisoccorso, che contraddistingue l’Associazione a livello regionale. Ubicata in una zona a nord ovest di San Vito Romano, in località Le Cese, l’area affianca la bellissima «Passeggiata del Marchese»: un percorso naturalistico che sovrasta il centro abitato e che fa dell’area un parco naturale in cui svolgere attività didattiche, potenziate nel prossimo 2017, grazie allo spostamento della sede operativa presso la cosiddetta  «Casina Rossa», nell’attuale villa comunale «Vittorio Bachelet»,  accanto al boschetto de «La macchiarella» con castagni di origine antropica. Il boschetto è stato appena risistemato con percorsi naturalistici realizzati nell’ambito degli interventi di «Recupero e sistemazione aree naturali ed itinerari tematici nella villa comunale e nel vicino boschetto della macchiarella» (2015) che consentiranno un avvicinamento al territorio da parte delle scuole e della 13319689_838727796260840_507108483512743729_npopolazione giovanile, nonché dei turisti. La partecipazione alle emergenze, insieme alla cura del patrimonio ambientale e boschivo e la campagna AIB (antincendio boschivo), è dunque un punto di forza dell’Associazione che è stata di notevole supporto agli interventi  per le calamità del 2008 e del 2011. Questi per le intense piogge hanno procurato, a San Vito Romano,  il crollo di porzioni di carreggiata delle strade provinciali: SP 33/a Empolitana I tronco al Km 24.5,  SP 7/f Ponte Orsini (Costa Est) ed ancora la SP 33/al Km 26, oltre al crollo del cimitero cittadino. L’Associazione dispone anche di una tensostruttura (Luna) inaugurata il 1 maggio 2015 di 14 metri per 30 di lunghezza (5 moduli divisibili) da utilizzare per le emergenze. Attualmente (gennaio 2017) e dal 5 novembre 2016 la tensostruttura Luna è montata presso il campo sportivo comunale del comune di Posta (Rieti) interessato dagli eventi sismici del 24 agosto,1524721_424496574350633_604597_n     del 26  e del 30 ottobre 2016, ed ospita le scuole. L’attivazione dei mezzi e volontari per calamità ha visto l’Associazione impegnata a: Posta (Rieti): montaggio tensostruttura a seguito degli eventi sismici agosto-ottobre 2016; Illica/Amatrice (Rieti): terremoto del 24 agosto 2016; San Vito Romano/Pisoniano/Gerano: incendio 2016; Benevento: alluvione 2015; Emilia Romagna: terremoto 2012; San Vito Romano: frane per calamità 2011; L’Aquila: terremoto 2009; San Vito Romano/Pisoniano: frane per calamità 2008; San Vito Romano/Ponte Orsini: frane per calamità 2008; San Vito Romano: incendio loc. Pentima 2006; Gerano (Roma): terremoto 2000; Molise: terremoto 2002; Umbria/Marche: terremoto 1997; (ex) Jugoslavia: 1992.

Banda musicale

DSC08403_s-250x167La Banda Musicale di San Vito Romano fu istituita nel 1919 e diretta per oltre 40 anni dal Maestro Luigi Paolacci ed al quale fu successivamente intitolata.
Nel 1976, dopo oltre un ventennio di inattività, la Banda fù ricostituita . Il primo maestro fù Guido Colaneri, Si susseguirono nella direzione i Maestri Tomassetti, Chiacchierarelli e Piromalli che la fecero crescere ed apprezzare per la competenza e professionalità.
Dal 1984 è diretta dal Maestro Vito Ferrazzi.
Dal 1995 l’organico si è arricchito del Corpo da Ballo delle Majorettes. Dopo il susseguirsi di varie istruttrici, oggi il Corpo delle Majorettes vive soprattutto grazie all’impegno organizzativo della Signora Vilma Barile, della maestra Monica Rizzi , e all’assiduo lavoro di alcune giovani componenti che istruiscono le nuove entrate.
Negli ultimi anni la nostra associazione ha partecipato alle seguenti manifestazioni culturali: Concorso Nazionale per Majorettes a Faleria in provincia di Viterbo
Raduno nazionale per Bande e Majorettes presso il parco MagicLand di Valmontone
Udienza generale in Vaticano con il Santo Padre riservato alle Bande musicali, Majorettes, Gruppi folkloristici e artisti di Strada. Fa parte integrante del gruppo ANBIMA grazie al quale con oltre 160 bande ha partecipato ad un raduno nazionale a Firenze. Raduni bandistici ad Artena e Cave, inoltre il nostro gruppo Majorettes, singolarmente partecipa a diversi stage di perfezionamento e acquisizione di gradi federali, con l’ANBIMA, l’NBTA e la FITW con la collaborazione dell’allenatore nazionale di Twirling e coreografi internazionali di Majorettes. Da circa due anni la nostra banda, insieme alle bande “Puccini” di Cave e “Città del Palestrina” di Palestrina, ha formato la “Confederazione delle Bande Musicali Cattoliche” L’atto costitutivo della Confederazione è stato firmato il 6 dicembre 2013 in occasione della ricorrenza di Santa Cecilia presso la chiesa di Santa Maria a Cave, dai tre presidenti delle bande promotrici dell’unione. Garante dell’atto e testimone è stato Mons. Francesco Gioia Arcivescovo emerito di Camerino e San Severino marche nonché presidente della Peregrinatio ad Petri Sedem, don Antonello Sio, direttore dell’Ufficio Pastorale Giovanile della diocesi di Palestrina e dal sindaco di Cave Massimo Umbertini.
A marzo il primo concerto della neonata confederazione presso il teatro di Cave, in presenza del Vescovo di Palestrina Domenico Segalini, il 14 luglio presso la villa comunale di S. Vito,
la confederazione si è ampliata facendo entrare nel suo organico altri gruppi bandistici per un totale di 12.

Sport

ASD Audace SanVitoEmpolitana

downloadIn tempi di nascite importanti non si può non rilevare che ha visto la luce una nuova ed affascinante realtà calcistica: l’A.S.D. Empolitana Giovenzano, nata il 25.06.2013 della fusione tra l’A.S.D. Pisoniano Calcio (Eccellenza e Juniores Elite) e l’A.S.D. Empolitana PSV (Scuola Calcio e Giovanissimi Provinciali). Questa nuova Società, sorta ai piedi del santuario della Mentorella, nasce dalla felice intuizione di un gruppo di amici, alcuni dei quali rivestono anche cariche amministrative nei propri comuni, ispirati da un’unica idea: intraprendere iniziative sociali, che nel nostro caso si coniugano con la tradizione sportiva, al servizio di una collettività non più rinchiusa nei recinti del campanilismo comunale ma proiettata verso una più ampia visione di un territorio omogeneo, quello che si affaccia appunto sulla valle del torrente Giovenzano (affluente dell’Aniene), collegato dalla Via Empolitana (da Tivoli a Genazzano) e comprendente i Comuni di San Vito Romano, Pisoniano, Gerano, Cerreto Laziale, Ciciliano e Sambuci, i quali, nonostante la vicinanza alla Capitale, scontano un deficit strutturale che investe molti aspetti della vita quotidiana .Questo legame al territorio e alla sua storia ha ispirato anche il logo: una ruota di carro, che vuol rappresentare la ruralità del territorio a sei raggi, ciascuno dei quali rappresenta uno dei sei comuni che convergono verso un unico obiettivo. Mai prima, in questo spicchio di territorio ad Est di Roma, vi è stata una così coesa idea dello “STARE INSIEME” che vuole essere anche il nuovo slogan societario e proprio sulla base dell’aggregazione sociale che la nuova dirigenza societaria ha già preso contatti con le varie realtà sportive presenti nell’area per individuare con loro, nella piena autonomia di ciascuno, la possibilità di progetti e percorsi comuni. 15826194_779168538912872_5781275753303360195_nFinora tutto ciò è stato possibile grazie sia alla positiva ostinazione della Dirigenza sia alla disponibilità di molte Amministrazioni Comunali a supportare, nei limiti dati dalle esiguità di bilancio, il progetto. Il primo aspetto operativo già attivo è l’accordo (tramite l’associazione dei comuni) di portare il calcio come disciplina sportiva all’interno degli istituti scolastici interzonali (con piccole dimostrazioni sportive miste tra calciatori e studenti, coadiuvate da un gruppo di istruttori iusm), il secondo aspetto è portare il calcio nelle piazze dei paesi, attraverso partitelle (di scuola calcio) su campi ridotti ed improvvisati, coinvolgendo anche le famiglie, facendogli rivivere così i felici momenti passati quando, con poco, si viveva una serena giovinezza. E’ proprio questo spirito di intendere lo sport, nel nostro caso il calcio, ad impegnare ancor di più la nuova dirigenza affinché, a partire dalla scuola calcio in poi, si confermi, e ove è possibile si migliori, il progetto intrapreso. Da domani, affinché questa Società possa crescere, rafforzarsi e ampliare il suo raggio d’azione, occorre che vi sia una presa di coscienza da parte di tutti coloro (cittadini, imprese, Istituzioni) che vivono questo territorio, perché: “STARE INSIEME” si può, fa vivere ed è … bello.

Club Hockey Libero San Vito Romeo Gigli

539098_203615629815242_1306729716_n-300x265Il Club Hockey Libero San Vito nasce nel giugno del 1967. All’epoca San Vito Romano era una rinomata stazione turistica laziale e proprio dall’ incontro tra due “villeggianti”, alloggiati presso l’albergo “il Castagneto”, e un nostro compaesano è nata l’avventura dell’hockey su prato nel nostro paese. I due, il dott. Pizzoli e l’avv. Tondo, erano praticanti e dirigenti dell’hockey su prato e riuscirono ad incuriosire prima e appassionare poi “il nostro” Massimo Testa. Da questo incontro furono messi a disposizione alcuni bastoni che Massimo, con solerzia e generosità, cercò di distribuire agli amici e conoscenti che vollero intraprendere “l’avventura”. Si formò così una squadra, anche se i primi approcci furono difficili e le sconfitte non si contavano. Ci vollero un paio d’anni per avere il conforto della prima vittoria avvenuto contro “l’OLIMPIA” per 1 a 0 con la rete segnata da Bruno Testa. Alterne vicende da allora si sono succedute, alcune positive come la promozione nel 1982 nell’allora serie “B”, l’organizzazione e partecipazione a tornei internazionali. Altre vicende negative hanno portato la società al limite dello scioglimento. A seguito di una accurata riorganizzazione nel 2006 siamo riusciti nuovamente a riemergere dal baratro fino a raggiungere nel 2008 alla promozione in serie A2, persa nel 2010 e riconquista nel 2012. Qui, nel primo campionato disputato, la nostra formazione è arrivata seconda a 2 punti dalla prima. Ai risultati della prima squadra dobbiamo aggiungere l’attività del settore giovanile, fiore all’occhiello della società. Dal 2008 tutte le Ns. squadre giovanili hanno partecipato alle fasi finali dei rispettivi campionati classificandosi sempre ai primi posti. Attualmente siamo presenti con squadre femminili e maschili conseguendo risultati davvero lusinghieri. I nostri più prestigiosi successi sono stati i tre scudetti nel campionato nazionale, categoria under 16 maschile vinti nelle stagioni 2009-2010, 2011-2012 e 2012-2013. Sempre i ragazzi U16 hanno vinto il campionato nazionale di categoria settore indoor nel 2013. Altro prestigioso titolo è lo scudetto nel campionato nazionale, categoria under 16 femminile vinto nella stagione 2012-2013. Si aggiungono al palmares lo scudetto 2013-14 nella cat. U17 e sempre nello stesso Anno la storica Promozione in A1. San Vito Romano si estende sulle colline orientali della catena dei Monti Prenestini, in posizione dominante sulla Valle del Sacco.
Meta ideale di soggiorni estivi per la bellezza dei suoi scorci antichi e per l’altitudine, che gli conferisce una gradevole condizione climatica.
La zona collinare lo rende particolarmente vocato per la produzione di vino ed olio.

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La famiglia Carrarini svolge da ben tre generazioni l’attività vitivinicola. Iniziata in una impianticasa colonica nelle campagne in località, Fagnano, si è trasferita negli anni 1960 nel paese, San Vito Romano, dove tuttora risiede, costruendo qui la Cantina e le abitazioni.botti
Nel 1993 il figlio Antonio, in continuazione degli insegnamenti appresi dal papà Marcello, rileva l’attivià denominando la Cantina “il Merlo”, dal soprannome usato in famiglia.
serbatoiLa vigna, la cantina e l’organizzazione distributiva sono svolte completamente a livello familiare. L’azienda é localizzata sul tracciato della Strada del Vino Cesanese di Olevano Romano, associazione tra produttori
riconosciuta dalla Regione Lazio.

La Cantina e’ dotata di:

  • pressa pneumatica
  • serbatoi termocondizionati per la vinificazione
  • serbatoi in acciaio INOX per lo stoccaggio
  • impianto di imbottigliamento

vigneto2All’interno delle vecchie cisterne in cemento, è stata creata una bottaia per l’affinamento in barriques ed un luogo interrato per l’affinamento in bottiglia, con una temperatura ottimale di 12-16 °C.Un mosaico in ceramica di cm 240×240 della Richard Ginori, risalente al 1940 e rappresentante la società del periodo, arricchisce di storia e di bellezza la cantina. L’azienda vinifica uve autoctone come Bellone (Uva Pane), Ottonese, Cesanese e anche uve di varietà internazionali come Malvasia, Moscato bianco, Trebbiano e Merlot. vigneto1I vigneti si estendono su un territorio collinare in località Cascaglione. I terreni sono declivi di terra rossa e caratterizzati da persistenti escursioni termiche che li rendono particolarmente vocati alla viticultura e alla produzione di vini dalla spiccata personalità. Si effettuano concimazioni organiche e potature mirate ad ottenere basse rese per ettaro. Si produce anche una modesta quantità di olio dalle 400 piante di proprietà di famiglia (varietà rosciola). Dalle olive raccolte manualmente si produce un olio extravergine, con bassa acidità, destinato in buona parte al consumo familiare ed in parte alla vendita, prenotando in largo anticipo rispetto alla raccolta.

Vini rossi

Rosso Carato

RossoCarato DENOMINAZIONE
Lazio I.G.T. Rosso
UVE
Merlot 90%, Cesanese 10%
VINIFICAZIONE
Fermentazione condizionata in acciaio a 25°C, con 3 rimontaggi al giorno per 10-14 giorni
AFFINAMENTO
In barriques 12-24 mesi ed in bottiglia
GRADAZIONE ALCOLICA
13-13,5% vol.
COLORE
Rosso rubino intenso con riflessi granata
PROFUMO
Complesso, con sentore di tostato, speziato, vaniglia
SAPORE
Asciutto, di buona struttura, piacevolmente tannico
ABBINAMENTO
Carni grigliate, agnello, cacciagione, formaggi stagionati
CUCINA SANVITESE
Abbacchio e conigilo alla cacciatora, polenta con spuntature di maiale e pecorino
TEMPERATURA DI SERVIZIO
18°C

Cascaglione

CascaglioneDENOMINAZIONE
Lazio I.G.T. Rosso
UVE
Cesanese, vendemmiato leggermente surmaturo
VINIFICAZIONE
Fermentazione condizionata in acciaio a 25°C, con 3 rimontaggi al giorno per 10-14 giorni
AFFINAMENTO
In acciaio
GRADAZIONE ALCOLICA
14-15% vol.
COLORE
Rosso rubino con riflessi granata
PROFUMO
Vinoso, tipico, con leggero sentore di ciliegia
SAPORE
Rotondo, morbido, piacevolmente tannico
ABBINAMENTO
Carni grigliate, pecorino romano di media stagionatura
CUCINA SANVITESE
Polenta con spuntature di maiale e pecorino
TEMPERATURA DI SERVIZIO
18°C

Fontananova

FontananovaDENOMINAZIONE
Lazio I.G.T. Rosso
UVE
Merlot, Cesanese
VINIFICAZIONE
Fermentazione condizionata in acciaio a 25°C, con 3 rimontaggi al giorno per 10-12 giorni
AFFINAMENTO
In acciaio, 10% in barriques
GRADAZIONE ALCOLICA
13-13,5% vol.
COLORE
Rosso rubino intenso con riflessi violacei
PROFUMO
Vinoso, con leggeri sentori di frutta rossa e viola
SAPORE
Asciutto, fresco, giovane, giustamente tannico
ABBINAMENTO
Carni bianche e rosse, formaggi di media stagionatura
CUCINA SANVITESE
Tacchie e polpette, fagioli e cotiche
TEMPERATURA DI SERVIZIO
16-18°C

Vini bianchi

Coe Piccu

CoePiccuDENOMINAZIONE
Lazio I.G.T. Bianco
UVE
Trebbiano, Malvasia
VINIFICAZIONE
Pressatura soffice e fermentazione a temperatura condizionata a 15°C
AFFINAMENTO
In acciaio
GRADAZIONE ALCOLICA
13-13,5% vol.
COLORE
Giallo paglierino
PROFUMO
Fresco, fruttato, floreale
SAPORE
Asciutto, rotondo, leggermente amarognolo
ABBINAMENTO
Primi piatti, minestre, carni bianche
CUCINA SANVITESE
Quadrucci in brodo o con fagioli, minestra di gnocchi
TEMPERATURA DI SERVIZIO
10°C

VecchiFilari

VecchiFilariDENOMINAZIONE
Lazio I.G.T. Bianco
UVE
Malvasia, Ottonese, Bellone
VINIFICAZIONE
Pressatura soffice, chiarifica statica e fermentazione in acciaio
AFFINAMENTO
In barriques con batonnage e sosta sui lieviti per circa 12 mesi ed affinamento in bottiglia
GRADAZIONE ALCOLICA
14-15% vol.
COLORE
Giallo paglierino con riflessi dorati
PROFUMO
Complesso, con sentori di mandorla, pasticceria secca, pera matura
SAPORE
Pieno, rotondo, di buona acidità e struttura
ABBINAMENTO
Quasi tutti i piatti a base di pesce saporito, frittura
CUCINA SANVITESE
Fritto misto sanvitese, pizza gialla ed erbe campagnole, pomodori ripieni di riso
TEMPERATURA DI SERVIZIO
10-12 °C

La Rosciola

1L’azienda agricola La Rosciola, situata sulle colline di San Vito Romano in provincia di Roma, produce olio extra vergine d’oliva a partire da una particolare varietà di alberi di ulivo autoctona del territorio sanvitese. Rosciola è infatti il nome degli alberi autoctoni che richiama il colore rossastro delle olive prodotte. Ma i nostri uliveti comprendono anche altre varietà di alberi d’ulivo secolari dalle caratteristiche diverse. Il risultato è un olio extravergine d’oliva dal sapore unico e antico prodotto da secoli sulle propaggini orientali dei Monti Prenestini a 700 metri sul livello del mare. Tradizione, innovazione e passione per i prodotti della natura e del territorio sono i principi alla base della filosofia della nostra azienda agricola olearia. Da una parte la conduzione familiare dell’azienda e un sistema di coltivazione degli ulivi a terreno terrazzato che favorisce il drenaggio dell’acqua e crea le condizioni ideali per far giungere a maturazione le olive con il giusto quantitativo idrico e di principi organolettici. Dall’altra la scelta di produrre un olio d’oliva di qualità anche con il supporto tecnico di agronomi e altre figure professionali al fine di seguire ognuna delle singole fasi della produzione dell’olio d’oliva:

Solo con la cura di queste tre fasi di produzione dell’olio, insieme al metodo di coltivazione rispettoso del territorio e alla filosofia aziendale familiare del notro oleificio possiamo portare sulle vostre tavole un olio unico, limpido e profumato che sa di natura:images (2) l’olio extra vergine d’oliva La Rosciola. L’olio extra vergine d’oliva prodotto nella nostra azienda agricola a San Vito Romano, in provincia di Roma, è frutto di un’antica sapienza sorretta dai metodi di estrazione e conservazione all’avanguardia. Il suo gusto è fruttato e maturo, piccante di media intensità. Il profilo aromatico è caratterizzato da sentori di erba, mandorla e carciofo. Come dimostrato dalle analisi chimiche effettuate sull’olio d’oliva di nostra produzione, il rapporto minimo di acidi grassi insaturi/saturi e il contenuto in acido oleico determinano un olio con fluidità elevata e un alto tasso di polifenoli, molecole antiossidanti che combattono l’invecchiamento:

Polifenoli tot (mg/kg) fino a 570

Rapporto insaturi/saturi fino a 6.10%

Acidità fino a 0.2%

images (1)L’azienda agricola di produzione olearia La Rosciola è particolarmente attenta all’individuazione del tempo giusto per la raccolta delle olive, eseguita sempre con il verificarsi dell’invaiatura (stato di maturazione dal verde intenso al rosso porpora). Il risultato è un olio extra vergine d’oliva a elevato contenuto di tutti i principi nutritivi e attivi contro l’invecchiamento. Una volta raccolte, le olive vengono assemblate in cassette forate che facilitano la circolazione dell’aria evitando così il formarsi di muffe che danneggerebbero il prodotto. Alla base del sistema di produzione olearia dell’azienda agricola La Rosciola, c’è la volontà di portare sulla vostra tavola un olio d’oliva dalle qualità olfattive e organolettiche inalterate. Per questo disponiamo di un  che ci permette di estrarre l’olio extra vergine d’oliva, gestendo al meglio i tempi di molitura, annullando l’attesa e utilizzando sistemi continui e gramolatura a bassa temperatura. È così che nasce il nostro olio extra vergine d’oliva di alta qualità, a livello nutrizionale e di gusto, con il suo sapore unico sulle note del piccante – amaro – fruttato. La conservazione dell’olio d’oliva rappresenta una fase estremamente delicata contro l’insorgenza di fenomeni degenerativi in grado di alterare le qualità chimiche organolettiche del prodotto. downloadL’olio d’oliva della nostra azienda agricola La Rosciola mantiene inalterate le proprie caratteristiche nel tempo, grazie allo stoccaggio in contenitori in acciaio inox in camera di azoto.
Prima di ogni imbottigliamento inoltre, l’olio viene filtrato per evitare la presenza di deposito sul fondo della bottiglia. Il risultato è un olio extra vergine d’oliva che arriva sulle vostre tavole conservando tutta la sua ricchezza nutrizionale e la sua limpidezza.

Pellegrinaggio alla santissima trinità

15219484_1199335626814637_5026494210502321398_nOgni anno la compagnia di San Vito Romano organizza il pellegrinaggio alla santuario della santissima trinità . Il pellegrinaggio dura tre giorni , sono tre giorni di cammino e di preghiera . Il santuario della Santissima Trinità è un piccolo santuario della chiesa cattolica, dedicato alla Trinità, situato nel territorio del comune di Vallepietra (RM), al confine del Lazio con l’Abruzzo, 13606626_864815306996341_9050899907480811268_nin un territorio montano a quota 1337 metri s.l.m.. Il santuario, incluso nel territorio della diocesi di Anagni-Alatri, si trova al di sotto di una grande rupe rocciosa a strapiombo del gruppo montuoso del monte Autore (a 1885 metri s.l.m.) (Colle della Tagliata), lungo il versante sud-ovest della catena dei monti Simbruini, affacciandosi sulla sottostante valle del Simbrivio. Meta frequente di devoti, pellegrini, curiosi ed escursionisti, è raggiungibile download (5)facilmente salendo da Vallepietra per circa 14 km di strada asfaltata, oppure dal limitrofo territorio abruzzese  attraversando la strada sterrata circondata da faggete secolari del pianoro carsico di Campo della Pietra, località nota anche per essere stata sede del set del film Lo chiamavano Trinità…. Oltre al vecchio santuario è presente una piccola installazione moderna per le celebrazioni religiose. Il santuario è meta di pellegrini provenienti soprattutto da LazioAbruzzo e Campania.

Menù tipico San Vito Romano\

Antipasto di montagna:

salumi assortiti,olive,verdure sott’olio,prodotti caseari e bruschette con patè vari e lardo nostrano.

Primi piatti :

“tacchie con le pallocche” : tacchie pasta a base di acqua e farina , stese a mano,condite con salsa al pomodoro arricchita con polpettine a base di carne di manzo. “polenta con salsicce e spuntature” : polenta a base di farina di mais , condita con salsa al pomodoro arricchita da salsicce e spuntature di maiale nostrano,servita su una “spianatora” , su delle “scifelle” o ancor meglio posta su un tavolo,lasciata raffreddare e tagliata con un filo di cotone in piccole fettine per poi essere sovrapposte e condite con la salsa e una spolverata di parmigiano o pecorino.

Secondi piatti :

“pizza gialla , broccolitti e zazzicchie” : un piatto semplice della tradizione sanvitese composto da una pizza gialla a base di farina di mais , ripiena di broccoletti di rapa e salsiccia .

Contorni :

“frittegli” : frittelli misti di ; carciofi , broccoli , ricotta , zucchine , fiori di zucca , melanzane e borragini , pastellati e fritti io olio di oliva bollente.

Dolci :

dolcetti secchi tipici della cucina sanvitese .

Frutta :

frutta di stagione tipica della zona.

Liquori e digestivi:

vasta è la scelta di amari e liquori che offre la nostra terra .

Vini :

offriamo una vasta gamma di vini rossi e bianchi ricavati dai vigneti sanvitesi, che accompagnano i piatti.

San Vito Romano

San vito Romano is a small village nearby Rome ,it is  situated on the mountains Prenestini , with an altitude of 720 m.on the sea level a surface of 12,66 kmq and  a population of 3355 inhabitants. In this village there are woods mostly consisting of  chestnuts . The most common wood is called “MACCHIARELLA” . San Vito is famous for the valley of river Sacco , a small source flowing in the countryside . other common sources are“ CANALE”  and “ACQUA PIUCCHIOSA”  . The strength of this village is the production of oil and wine The local  wine is very tasty and pairs well  with  local food. The oil  is of good quality because it doesn’t contain  acidity ; it is clear , light and refined ; it flavours dishes.

Here you can also  find fruits like : cherries , figs , pears , apples , apricots and prunes.

Churches:

SAN BIAGIO :(1200)the architect and designer of the church was  Giovanni Theodoli

SAN ROCCO and SAN SEBASTIANO:(1640 1660) they were renovated from 1999 to 2003 . The church is a good example of Baroque architecture.

SAN VITO MARTIRE :dates back to the first half of 700 ; and it is famous for san Lorenzo ‘s canvas placed on the altar of the church  .

SANTA MARIA DE ARCE: it was built only for soldiers at the beginning, later it was opened to the to the religious people .

SANTUARIO MADONNA DI COMPIGLIANO: it is the church built often the appearance of the Virgin in 1500.

THEODOLI’S FAMILY

The cardinal Mario Theodoli built the hamlet, long about 400 m.

The hamlet surrounded by a of nunnery and a church.

In the 1870 San Vito became a free city of residence, also Theodoli’s family continued to live in the castle.

In the XII century there a small settlement was ruled by Colonna’s.

That  transformed the hamlet to a castle, surrounded by a  high wall and a road where stopped the armed watchmen.

The Colonna held the castle until 1575 after that they sold the feud to Massimo’s prince,  they sold it to Theodoli only 10 years later.

They did important restoration work . The architect Carlo Theodoli gave the

Castle the shape of a ship.

Nowadays the castle still belongs to Theodoli family that uses it as a summer residence.

Villa Augusto Baccelli; It was erected in the second half of the 19th century at the hands of Augusto Baccelli Senator and is situated at the end of  Mario Theodoli Medieval village.

It is bounded by a high wall, made from blocks of lava stone.

Villa Castellini; it is a beautiful and great ornament for this town, symbol of 15th century artistic structure and style. There are graceful statues and fountains with high powered jets that Castellini researched in the same area of the villa.

Villa Guido Baccelli it is a large Villa situated next to Villa Castellini. It was the favourite residence of the famous doctor Guido Baccelli.

SHOPPING IN SAN VITO

In San Vito there are all kinds of shops: butcher shops, groceries, supermarkets, laundries, haberdasheries, pasta factories, bakeries, bars, pizzerias, tobacconists and hardware. Inside these small shops you can find everything, are you can find fresh dairy products and homemade bread and shops where you can find everything for the house and the work. San Vito is famous for products meat, bread, vegetables, olive oil and wine. To meet the needs of the population, a market takes plays in Guido Baccelli on Wednesday.

Typical San Vito Romano menu:

Mountain Appetizer;

Assorted cold cuts,olives, pickled vegetables, dairy products, bruschetta with various patè and

typical lard.

First courses;

“Tacchie con le Pallocche”: pasta made from water and flour, homemade, tomato sauce with beef meatballs.“Polenta con Salsicce e Spuntature”: polenta made from of corn flour, tomato sauce with sausages and Pork spare, served on a “spianatora”, on the “scifelle”, or even better served at table, cut with a cotton thread in small slices and seasoned with sauce and parmesan or pecorino cheese.

Main courses;

“Pizza gialla, broccolitti e zazzicchie”: a traditional simple sanvitese dish made from yellow pizza (corn flour) with broccoli and sausages.

Contours;

“Frittegli”: mixed fritteli of artichokes, broccoli, ricotta, courgettes, courgette flowers, aubergines and borages ,bettered  and fried in boiling olive oil.

Desserts;

Typical dry sanvitesi biscuits.

Fruits ;

Typical fruit

Liqueurs;

Large choice of liqueurs

Wines;

There is a wide range of red and white wines made from San Vito, vineyards well paired with dishes.

SAN VITO ROMANO

San Vito Romano est un petit village en province de Rome situé sur les monts Prenestini, à une altitude de 720 m sur la mer et une surface de 12,6kmq et la population est de 3355 habitants . Dans ce village il y a beaucoup de bois de châtains et le bois le plus fameux est ‘La Macchiarella’ . San Vito est très connu pour la vallée du fleuve Sacco qui traverse la campagnes. Une autre source connue est  ‘Il Canale’ et d’autres sources mineures comme ‘L’Acqua Piucchiosa’ La cultivation del l’ olive et la vigne sont les plus prisées. Le vin Sanvitese est très savoureux et très bon pour accompagner les plats. L’huile produite est complètement dépourvue d’acidité, claire, légère et raffinée, et finalement très savoureuse en bouche. Les fruits le plus cultivés sont : les cerises, les figues, les poires, les pommes, les abricots et les prunes.

Églises:

San Biagio (1200) de l’architecte Giovanni Theodoli

Saint Rocco et Saint-Sébastien (1640 1660) et rénové en (1999-2003) est une  baroque.

San Vito martyr (de la première moitié de 700) célèbre église du protecteur du village avec l’autel de San Lorenzo

Santa Maria bâtie pour les militaires, puis devenue plus tard une église paroissiale.

Le Sanctuaire de l’église Madonna Compigliano construit pour l’apparition de la Vierge en 1500.

FAMILLE THEODOLI :

C’Était le cardinal Mario Theodoli qui a construit le village, qui s’étend sur 400 mètres de long. Il orne le village d’un couvent et à une église. En 1870 San Vito est devenue une commune libre, bien que la famille Theodoli a continué à vivre dans le château. Le château Theodoli, autour de l’an 1000, était une forteresse appelée “LA ROCCA”. Au XIIe siècle, le petit village devient la propriété des princes Colonna. Ils ont transformé la forteresse en un château, entouré d’un haut mur et une route où ils avaient des soldats constamment armés. La famille Colonna occupe le château jusqu’en 1575, puis elle il a dû vendre la propriété au prince Massimo; ils vendent  à Theodoli seulement après 10 ans. Ils ont effectué d’importants travaux de restauration: l’architecte Carlo Theodoli donna le château sous la forme d’un navire et, il y a de lui avec de belles fresques et des peintures. Même aujourd’hui, le château appartient toujours à la famille Theodoli qui l’utilise comme une   résidence d’été.

Les villes à San Vito Romano

Villa Augusto Baccelli : Elle bâtie dans  la seconde moitié du dix-neuvième siècle et nom née Augusto Baccelli .La ville est située à la fin de l’ ancien village de (Mario Theodoli)

La Villa Castellini ;est très belle selon le style du XVe siècle. Il y a beaucoup de statues et de fontaines avec des jets de haute puissance .

La Villa Guido Baccelli :est de vastes proportions et elle est située à côté de la villa Castellini. Ce fut la résidence préférée du fameux médecin Guido Baccelli.

 

                                      LES BOUTIQUES DE SAN VITO ROMANO :

A San Vito il y a toutes sortes de magasins: boucheries, épiceries, supermarchés, blanchisseries, merceries,les usines de pâtes, boulangeries, bars, pizzerias, Tabacs et de matériel.

Dans cet petites boutiques on peut trouver toute. Elles sont bien approvisionnés et les aliments où on peut trouver des produits laitiers frais et du pain fait maison. San Vito est réputé pour notre viande, le pain, les légumes, l’huile d’olive et le vin .Pour répondre aux besoins de la population, le mercredi, il a lieu un marché pour les habitants .Le marché occupe toute la rue Guido Baccelli.

LE MENU’ TIPIQUE DE SAN VITO ROMANO :

ENTRÉES DE MONTAGNE:

assiette de charcuterie , olive, légumes  dans l’huile, fromage et ‘bruschetta’ avec patè et lardons du pays.

PRIMI PIATTI:

« TACCHIE CON LE PALLOCCHE » : Tacchie : pâte à base de farine et d’eau, faits à la main, assaisonnée de sauce tomate enrichie avec des boulettes de viande à base de bœuf.

« POLENTA CON SALSICCE E SPUNTATURE  » polenta à base de farine de maïs, assaisonnée à la sauce tomate enrichie avec des saucisses et des côtes de porc du cru, servie, sur le “scifelle” ou encore mieux placée sur une table, on laisse refroidir et couper avec un fil coton en petites tranches et ensuite assaisonne avec la sauce et une pincée de parmesan ou de pecorino.

PLATS PRINCIPAUX :

« PIZZA GIALLA , BROCCOLITTI E ZAZZICCHIE » : un simple plat de tradition Sanvitese qui se compose d’une pizza jaune fait avec de la farine de maïs, bourré de feuilles de navet et des saucisses.

PLAT DE LEGUMES :

« FRITTEGLI » Mixed Fritelli d’ artichauts, brocolis,courgettes, fleurs de courgettes, d’aubergines et de bourrache, battue et frit avec de l’huile d’olive chaude.

GÂTEAU :

Pâtisseries typiques de la cuisine de San Vito,des biscuits.

FRUIT :

Fruits de saison .

LIQUEURS ET DIGESTIFS :

Une large choix de liqueurs typiques.

 VINS : nous offrons une vaste gamme de vins rouges et blancs issus des vignobles de San Vito, qui accompagnent les plats.

Numero abitanti nucleo storico San Vito Romano :

 Via Borgo Mario Theodoli : 165 Abitanti                                                                                            Via Santa Maria                  :   17 abitanti                                                                                            Vicolo Santa Maria             :   11 abitanti                                                                                       Via Santa Maria De Mattias:   48 abitanti                                                                                      Piazza Santa Maria              :    7  abitanti                                                                                            Via delle logge                    :    59 abitanti                                                                                            Via Governo vecchio          :    22  abitanti                                                                                    Piazza governo vecchio      :    18 abitanti                                                                                          Via Olevano                        :    31 abitanti                                                                                        Via Porta Olevano              :    18 abitanti                                                                                              Via Arco telli                       :    9  abitanti                                                                                         Via San Biagio                    :    48 abitanti                                                                                               Via della mola                   :     17 abitanti                                                                                             Via delle “mòre”                :    11 abitanti                                                                                         Via dell’arringo                  :    62 abitanti                                                                                  Vicolo dell’arringo              :   25 abitanti                                                                                          Via della libertà                   :   18 abitanti                                                                                      Via del casarino                   :   15 abitanti                                                                                      Via carrozza                         :   24 abitanti                                                                                            Via castellana                       :   5   abitanti                                                                                        Via Guido Baccelli               :  101 abitanti                                                                                        Vicolo della rocchetta            :  8    abitanti                                                                                        Via San Vito                           : 60   abitanti                                                                                       Via del monte                         :  61   abitanti                                                                       TOTALE                                :    860 ABITANTI

Sondaggio fatto il 9 marzo 2017 presso l’ufficio anagrafe del comune di San Vito Romano. Prese in considerazione la strade che costituiscono il borgo ambo i lati e tutto il nucleo storico del paese.

Avendo un complessivo di 860 abitanti in gran parte del nucleo storico di San Vito,date la miriade di case vuote (più del 50%) potremmo creare un albergo diffuso con un totale di 150 posti letto spendibili con:

20 case da 2 camere con un massimo di 4 posti letto

15 case bilocali con un massimo di 3 posti letto

10 case monolocali da 2 posti letto

5 case da 1 posto letto.

Nel nucleo storico sono presenti vari negozi per soddisfare al meglio il cliente…..

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